Secondo voci popolari, la Porta sarebbe un luogo infestato da forze superumane e da presenze spettrali e sinistre, infatti secondo due distinte leggende, la Porta sarebbe la formula della Pietra Filosofale, scoperta o dallo stesso Marchese e lasciata in bella vista al popolo romano, o scoperta da un misterioso diabolico alchimista, che dopo essersi fatto finanziare dal marchese le proprie ricerche, gli avrebbe lasciato dell'oro, a testimonianza del successo del suo lavoro, e la formula poi trascritta sulla porta stessa.in certe notti, sarebbe possibile incontrare lo stesso Marchese o l'alchimista misterioso in prossimità della Porta.
Si tratta di tutto ciò che resta della grandiosa villa Palombara, la cui tenuta aveva ben cinque porte.
Ai lati della porta come si presenta attualmente, ormai protetta da una grata di ferro, sono due statue del dio egizio Bes, rinvenute al Quirinale nel 1888.
La Porta Ermetica è una delle cinque (tre porte si aprivano su Strada-Felice, le altre due si aprivano su Via Merulana e su Via Manzoni).
La Porta Ermetica fu costruita nel 1680 dal Marchese Massimiliano di Palombara, senatore di Roma, uomo dedito alle scienze esoteriche, amico della Regina Cristina di Svezia.
Il laboratorio alchemico di Villa Palombara fu frequentato da uomini dediti alla filosofia ermetica.
In particolare, è molto probabile che l'Alchimista Francesco Maria Santinelli, dal 1656 al servizio della regina Cristina di Svezia, abbia potuto effettuare esperimenti nel laboratorio del Marchese Palombara.
Secondo storie non completamente confermate anche l'alchimista Francesco Giuseppe Borri, mentre era ricercato dall'Inquisizione, fu ospite del Marchese e avrebbe operato alla ricerca della Pietra filosofale e addirittura del Moli omerico, di cui parla l'Odissea.
La Porta Magica di villa Palombara è sormontata da una scritta in ebraico "Ruach Elohim" (Spirito del Signore) ed attorno all’emblema alchemico di cui sopra vi è il testo: TRIA SUNT MIRABILIA, DEUS ET HOMO, MATER ET VIRGO, TRINUS ET UNUS.
In altra parte ora distrutta, vi era la divisa VILLAE IANUAM TRANANDO RECLUDENS IASON OBTINET LOCUPLES VELLUS MEDEAE 1680 (Oltrepassando la porta della villa Giasone ottenne il ricco vello di Medea 1680).
Anche sulla Porta si può leggere una iscrizione che allude ai viaggi mitici degli argonauti: HORTI MAGICI INGRESSUM HESPERIUS CUSTODIT DRACO ET SINE ALCIDE COLCHIAS DELICIAS NON GUSTASSET IASON (Un drago custodisce l’ingresso del giardino magico delle Esperidi, e senza Ercole Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide).
Da sinistra a destra, le altre iscrizioni recitano: QUANDO IN TUA DOMO NIGRI CORVI PARTURIENT ALBAS COLOMBAS TUNC VOCAVERIS SAPIENS (quando nella tua casa il nero corvo partorirà la bianca colomba, allora potrai essere chiamato savio).
DIAMETER SPHERAE THAU CIRCULI CRUX ORBIS NON ORBIS PROSUNT (il diametro della sfera, la tau del cerchio, la croce del globo non servono al mondo).
QUI SCIT COMBURERE AQUA ET LAVARE IGNE FACIT DE TERRA CAELUM EET DE CAELO TERRAM PRETIOSAM (colui che sa cuocere con l’acqua e lavare col fuoco fa della terra cielo e del cielo terra preziosa) .
SI FECERIS VOLARE TERRAM SUPER CAPUT TUUM EIUS PENNIS AQUAS TORRENTUM CONVERTES IN PETRAM (se farai volare la terra al di sopra del tuo capo, con le sue penne convertirai in pietra il torrente delle acque).
AZOTH ET IGNIS DEALBANDO LATONAM VENIET SINE VESTE DIANA (Quando Azoth e fuoco sbiancano Latona, Diana verrà senza vesti).
FILIUS NOSTER MORTUS VIVIT REX AB IGNE REDIT ET CONIUGO GAUDET OCCULTO (Il nostro figlio morto vive, il re ritorna dal fuoco e gode nell’occulta generazione).
EST OPUS OCCULTUM VERI SOPHI APERIRE TERRAM UT GERMINES SALUTEM PRO POPULO (è l’opera occulta dei filosofi che fa germinare la salvezza per il popolo).
Sulla soglia vi è poi un breve verso palindromo: SI SEDES NON IS (ossia, da sinistra a destra "se ti siedi non vai", e da destra a sinistra "se non siedi vai").