domingo, 21 de diciembre de 2008

Tradizioni di Natale II: Babbo Natale.


Nicola, nato in Turchia e divenuto vescovo di Myra, nell’Asia Minore, attorno al 350 d. C., divenne popolare per la sua bontà e carità. Intorno a lui, negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerosissime leggende.

Una tra le più famose, confermata anche da Dante nel Purgatorio, è quella che racconta come Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra, tre sacchi di monete come dote per le ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito, ma la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa e decise di arrampicarsi sul tetto per gettare il sacchetto di monete attraverso il camino.

Quando morì, le spoglie del santo, o le presunte tali, vennero deposte a Myra fino al 1087. In quell'anno vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani e portate a Bari, dove sono tuttora conservate, e di cui San Nicola è divenuto il santo protettore.

Dal Medioevo in poi la figura di San Nicola, il santo generoso, assunse diversi nomi e fisionomie nei vari paesi europei: Father Christmas in Inghilterra, Julenisse in Scandinavia, Saint Nicolas in Svizzera, Père Noël in Francia, SinterKlaas in Olanda. I protestanti, dopo la Riforma, gli affidarono la missione di portare regali ai bambini, però gli tolsero i paramenti solenni da vescovo, troppo vicini alle raffigurazioni dei Cattolici.

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