domingo, 23 de noviembre de 2008

Una leggenda della Sicilia: Cola Pesce

"C’era una volta a Messina un ragazzo di nome Cola (Nicola), che stava sempre in mare, dove passava intere giornate, facendo vita comune con i pesci. La madre seccata per questo comportamento del figlio, lo maledisse, lanciandogli questa imprecazione: "Che tu possa diventare pesce!". E subito la pelle di Cola divenne squamosa, e le dita delle mani e dei piedi diventarono come quelle delle anatre o delle oche, e tutti lo soprannominarono Cola Pesce. Una volta, il re di Sicilia andò a Messina e, venuto a sapere delle straordinarie qualità di questo marinaio, lo volle mettere alla prova: buttò un anello in mare, e Cola Pesce dovette ripescarlo, e dovette descrivere quel che aveva visto sul fondo del mare. Cola Pesce parlò di quello che aveva notato ,e disse che la Sicilia poggiava su tre colonne, di cui la prima era ben salda, la seconda già rotta, e la terza stava per rompersi; e poi riferì di mostri spaventosi, di vallate immense, di grandi caverne, e il re credette; ma quando Cola disse che sotto il mare c’era pure il fuoco, il re non volle credergli. Allora Cola Pesce disse: "Maestà ,vedete questo pezzo di legno? Io mi tufferò con esso e se lo vedete rimontare a galla bruciato, vuol dire che il fuoco c’è davvero, come io dico; ma vorrà anche dire che io sarò morto, perché il fuoco brucerà anche me". Al re tutto ciò parve una smargiassata, e gli ordinò di tuffarsi ; ma Cola Pesce non tornò più a galla; ritornò invece soltanto il pezzo di legno, bruciato".

3 comentarios:

Mely dijo...

Esta leyenda siciliana es para ti, Conchi......aunque hay hasta dieciocho versiones distintas de la historia de Nicola!!

Anónimo dijo...

CHE BELLA STORIA!

Anónimo dijo...

Ciao, niente da dire. Complimenti e mi andrebbe di conoscerti. Se ti va fatti sentire.