viernes, 28 de noviembre de 2008

Lucchetti di Ponte Milvio


Da diverso tempo è consuetudine di giovani innamorati mettere un lucchetto sul lampione centrale di ponte Milvio o in altri ponti e gettare le chiavi nel fiume sottostante, così da rendere infrangibile il loro sogno d'amore.
L'usanza sembra essere stata iniziata a Firenze, dagli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio che, al momento del congedo, legavano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica oltre il parapetto del Ponte Vecchio. Questa tradizione è passata in seguito agli innamorati, ed è stata traslata a Roma e resa molto popolare a seguito del libro Ho voglia di te di Federico Moccia in cui, appunto, i due protagonisti si giurano amore eterno agganciando un lucchetto nel palo centrale del ponte dopo averlo serrato, buttandone poi via la chiave.
Il trafugamento a fine febbraio del 2007 di tali lucchetti (che avevano totalmente ricoperto il lampione) ha innestato una nota polemica dai vaghi quanto comici contorni politici. Il fenomeno - che di per sé sarebbe rilevante solo sotto il profilo antropologico (la medesima usanza è riscontrabile anche sul Ponte Vecchio di Firenze, dove viene attualmente utilizzata la cancellata del monumento dedicato a Benvenuto Cellini (dove è prevista una multa di 50 € per chi viene sorpreso dalle forze dell'ordine a mettere lucchetti) ed è assimilabile al rito di gettare una moneta nella Fontana di Trevi per garantirsi un ritorno nella Città Eterna). Secondo il quotidiano milanese "Il Corriere della Sera" del 2 marzo 2007, l'ostilità nei confronti dell'uso di appendere lucchetti al lampione del ponte avrebbe provocato addirittura la creazione di un apposito comitato di quartiere, interessato alla conservazione patrimoniale del Ponte.
I giornali hanno pubblicato la notizia secondo cui, nella notte tra il 2 ed il 3 marzo 2007, i lucchetti erano stati rubati da un gruppo di nomadi. I Carabinieri avrebbero ritrovato i lucchetti nel magazzino di un commerciante in materiali ferrosi usati e i lucchetti sarebbero stati rimessi al loro posto. Alcuni abitanti del quartiere avevano motivato già il 27 febbraio 2007 al quotidiano milanese "il Giornale" i motivi della loro ostilità ma non è comprovabile che essi siano i responsabili del gesto. I lucchetti tornati a far mostra di sé sul ponte sembrano inoltre nuovi, dal momento che quelli ritrovati, tagliati da cesoie apposite e in ogni caso senza chiavi, sarebbero stati del tutto inutilizzabili.
Il 13 aprile 2007 il lampione a cui sono appesi i lucchetti, per l'eccessivo peso è quasi crollato, spezzandosi sul punto del lume. Questo è via via accaduto ad altri tre lampioni, dei quali sono rimasti solamente i monconi dei pali, essendo crollati i lumi. Nel mese di luglio 2007 sono stati tolti i lucchetti dai lampioni e sul punto sono stati aggiunti dei pilastri davanti ai lampioni stessi sui quali sono state agganciate delle catene alle quali poi sono stati rimessi i lucchetti stessi. Il tutto per salvaguardare i lampioni, quattro dei quali, come detto, sono stati spezzati dal peso dei lucchetti (anche a causa del fatto che non ci si è limitati a porre i lucchetti sul palo del lampione ma anche sul cappello, piegando e in seguito spezzando il lume stesso).

(Wikipedia)

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