martes, 20 de enero de 2009

Il griko


Il griko è un dialetto di tipo neo-greco residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della Magna Grecia. I greci odierni chiamano la lingua Katoitaliótika (Greco: Κατωιταλιώτικα, "Italiano meridionale") oppure, in riferimento al solo dialetto della Bovesìa, calabrese, anche se quest'ultimo può riferirsi eufemisticamente al pidgin greco-italiano pure esistente nell'area. Il numero complessivo di coloro che ancora parlano la lingua grika in Italia è stimato intorno alle 20.000 unità.


« ...vorrei vederla riconosciuta, amata, onorata, perché la lingua di Atene non è lingua straniera per Roma... Roma non ebbe vergogna di scrivere e far conoscere che, se essa aveva vinta la Grecia con le armi, la vinta Grecia vinse Roma con le arti e con le lettere sue. Greci siamo, ma da tremila anni in Italia stiamo... greco parliamo, ma non perché siamo stranieri, ma perché siamo la più vecchia gente del luogo. Coloro che van dissotterrando mura e colonne vengano nella Grecìa Salentina. Specchie, menhirs, dolmen restano mute testimonianze d'un lontano tenebroso passato; teatri, colonne e vasi sono gli avanzi di Atene e di Roma, muti anche questi. Ma nel cuore del Salento, nei Tredici paesi, che ieri eran nove e oggi son otto, e non sappiamo domani quanti ne rimarranno, esiste e risuona, con la sua vecchia armonia, una testimonianza viva, la divina lingua dell'Idomeneo, che i venti sospinsero ai verdi prati di Leuca e d'Otranto, nello stesso tempo in cui un altro Uomo, da altri venti sospinto raccoglieva le vele ne le placate acque Tirrene... »


(Domenico Tondi, Glossa. La lingua greca del Salento; Ed. Cretesi, 1935)

1 comentario:

Mely dijo...

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